di e con Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni
luci Marco Cassini

produzione Compagnia Virgilio Sieni, Associazione Figli d’Arte Cuticchio
collaborazione alla produzione Fondazione RomaEuropa Festival
promosso da Comune di Palermo, Assessorato alla Cultura
La Compagnia Virgilio Sieni e l’Associazione Figli d’Arte Cuticchio sono sostenute dal Ministero dei beni e delle attività culturali

durata 1 ora

in collaborazione con

Al termine dello spettacolo, si terrà un incontro con Mimmo Cuticchio, Virgilio Sieni e Vito Di Bernardi, autore del libro “Ossatura. Mimmo Cuticchio e Virgilio Sieni: marionette e danza in Nudità”, Bulzoni Editore.

Lo spettacolo è l’incontro tra due mondi e due visioni.
In scena insieme, Mimmo Cuticchio (vincitore del Premio Ubu 2019 alla carriera)  e Virgilio Sieni instaurano forme di relazione tra corpo e pupo, ascolto e tattilità. Il corpo del danzatore e della marionetta sono messi in dialogo in un incontro su elementi fondamentali dello stare al mondo: camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare.
La relazione tra Danza e Opera dei Pupi rappresenta un elemento inedito e un primo modello che guarda alla trasfigurazione dell’uomo e alla natura del gesto. Corpo e marionetta, trasmissione e tattilità, corpo articolare e gravità, sono gli elementi di questo viaggio nel gesto: una rappresentazione di come l’umano affiori in ogni fragilità del corpo e del pupo messi in relazione tra loro.
I due artisti hanno lavorato sull’anatomia della marionetta e sulle possibilità che il corpo del danzatore ha di appropriarsi di tecniche e azioni artistiche considerate superficialmente “non umane”.
Il centro dell’indagine è la marionetta messa a nudo, la sua ossatura in legno e metallo che pone l’attenzione sul movimento, sulla fragilità del gesto e il modo di sospenderlo. La marionetta permette di confrontarsi con tutto ciò che emerge e va oltre la nostra quotidianità e abitudine, rappresentando una nuova espressività, un nuovo modo di comporre e associare le articolazioni del corpo, un nuovo modo di stare in equilibrio e in gravità.
Con l’arte della marionetta le leggi naturali del mondo emergono cristalline tra sospensione-orizzontalità e gravità-verticalità, richiamandoci in ogni istante alla “risonanza” quale fonte dei nostri spostamenti e della nostra postura di abitanti del mondo.
Le storie qui narrate cercano, nei meandri dell’incontro tra i due uomini, il gioco della trasmissione che “sbriciola” la loro maestria.

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 Virgilio Sieni e Mimmo Cuticchio, biografie

Virgilio Sieni

Si forma in discipline artistiche e architettura dedicandosi parallelamente a ricerche sui linguaggi del corpo e della danza. Approfondisce tecniche di danza moderna, classica, release. Nel 1983, dopo quattro anni di studio sul senso dell’improvvisazione tra Amsterdam, Tokyo e New York, fonda la compagnia Parco Butterfly e nel 1992 la Compagnia Virgilio Sieni, affermandosi come uno dei protagonisti della scena internazionale.
Dal 2003 dirige a Firenze Cango, il Centro Nazionale di produzione per la danza nato per sviluppare ospitalità, residenze, spettacoli e progetti di trasmissione fondati sulla natura dei territori. Nel 2007 fonda l’Accademia sull’arte del gesto, contesto innovativo di formazione rivolto a professionisti e cittadini sull’idea di comunità del gesto e sensibilità dei luoghi. Dal 2013 al 2016 è direttore della Biennale di Venezia-Settore Danza. Nel 2013 è nominato Chevalier de l’ordres des arts et de lettres dal Ministro della cultura francese. Lavora per le massime istituzioni teatrali, musicali, fondazioni d’arte e musei internazionali, realizzando parallelamente progetti rivolti alla geografia della città e dei territori che coinvolgono intere comunità sui temi dell’individuo e della moltitudine poetica, politica, archeologica.

Mimmo Cuticchio

Mimmo Cuticchio, erede diretto e attento interprete della tradizione palermitana dell’Opera dei pupi, ha saputo innovare un’arte che sembrava destinata a inesorabile decadenza, diventando una delle voci più autorevoli del teatro italiano contemporaneo.
Raccolta l’eredità del padre Giacomo, che aveva aperto a Palermo il suo primo teatro nel 1933, Cuticchio comincia dagli anni Settanta l’attività di puparo e operante con i suoi spettacoli itineranti. Nel 1977 dà vita all’Associazione Figli d’Arte Cuticchio e insieme alla cura per l’arte antica del cunto – il racconto orale delle gesta dei paladini – inizia quel lavoro tenace di reinvenzione di una tradizione che contribuirà al riconoscimento conferito dall’Unesco all’Opera dei pupi come parte del Patrimonio orale e immateriale dell’umanità.

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