scritto e diretto da Guillermo Calderón
con Luis Cerda, Camila González e Daniela Benítez
assistente alla regia Ximena Sánchez
design integrale Rocío Hernández
costumi e assistente al design Daniela Vargas
video Alex Waghorn, La Copia Feliz e Ximena Sánchez
traduzione in italiano Sofia Marzoni, María Isabel Fernández García, Ivonne Lucilla Simonetta Grimaldi

prodotto da María Paz González
coproduzione Teatro a Mil Foundation, Teatro UC e Theater der Welt

si ringrazia il Centro di Studi Trasversali su Teatro e Interculturalità (TraTeÀ) (Dipartimento DIT – Alma Mater Studiorum Università di Bologna – Campus di Forlì)

durata 1 ora e 30 minuti
prima nazionale
spettacolo in spagnolo con sovratitoli in italiano e in inglese

Guillermo Calderón, il drammaturgo, sceneggiatore e regista teatrale cileno più acclamato a livello internazionale, già ospite di VIE 2008 con il suo primo lavoro Neva, torna quest’anno in un momento cruciale della vita sociale e politica del suo Paese. In Dragón,  il suo ultimo lavoro, viene messa in discussione la posizione dell’arte nelle battaglie politiche, con umorismo e profondità. Il risultato è uno spettacolo estremamente interessante, la cui attenzione al processo di ricerca lo rende esempio di teatro politico.
Il collettivo artistico Dragón, si incontra periodicamente in un ristorante di Santiago del Cile per pianificare e definire la loro prossima installazione artistica. Questa volta però, hanno scelto un argomento così complesso (l’omicidio dell’attivista anti-coloniale Walter Rodney) – soprattutto in tempi di rinascita fascista – da determinare una diffidenza e inganni reciproci tra i componenti del collettivo. Sono coinvolti in qualcosa di terribile che è in procinto di distruggerli. L’unica via d’uscita è creare una nuova opera, per ricostruire la fiducia tra loro. Ma è troppo tardi. L’unica via d’uscita è una creazione basata sul tradimento.

«Il più acclamato regista e drammaturgo cileno non solo offre nuovi scenari sul suo ruolo di artista impegnato nell’analisi critica del suo tempo, ma gioca anche a smantellare le certezze affermatesi nel “teatro politico” per ripensarne gli scopi e le utilità».

Jorge Letelier, Culturizarte_The Clinic

«Questa volta, si concentra su esperienze più intime, inganni e insuccessi alla ricerca di quegli obbiettivi socio-politici che mettono in discussione il valore, da lui riconosciuto, dell’arte teatrale come strumento di trasformazione politica».

BioBio Chile

«Dragón è un spettacolo di transizione tra ciò che era il suo stile riconoscibile e una evoluzione del suo lavoro.»

El Mostrador

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Guillermo Calderón, biografia

Guillermo Calderón

Drammaturgo e regista, Calderón ha scritto e diretto Neva, Diciembre, Clase, Villa, Discurso, Escuela, Kuss, Beben, Goldrausch e B. È stato invitato a Düsseldorf dove ha debuttato con Beben e Kuss così come in teatri dal respiro internazionale tra cui il New York Public Theater, The Center Stage di Los Angeles e il Festival Internazionale di Edimburgo portando in scena la versione in inglese di Neva, Villa e Discurso. I suoi spettacoli sono stati rappresentati in più di 25 Paesi. Nel 2017, il Royal Court Theater di Londra ha prodotto il suo spettacolo B.
Ha contribuito, insieme ad altri, alla sceneggiatura per il grande schermo di Violeta se fue a los Cielos, per la regia Andrés Wood, El Club e Neruda, quest’ultimi per la regia di Pablo Larraín.

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