regia Kornél Mundruczó / Proton Theatre
interpreti Lili Monori, Roland Rába, Annamária Láng, Zsombor Jéger, Dáriusz Kozma
scena Márton Ágh
costumi Márton Ágh, Melinda Domán
luci András Éltető
scritto da Kata Wéber
drammaturgia Soma Boronkay
musica Asher Goldschmidt
assistente alla regia Anna Fehér
producer Dóra Büki
production manager Zsófia Csató

produzione Wiener Festwochen, Vienna, Austria; Theater Oberhausen, Germania; La Rose Des Vents, Lille, Francia; Maillon, Théâtre De Strasbourg / Scène Européenne, Francia; Trafó House Of Contemporary Arts, Budapest, Ungheria; Hau Hebbel Am Ufer, Berlin, Germania; Hellerau – European Center For The Arts, Dresden, Germania; Wiesbaden Biennale, Germania

Durata 1 ora e 40 minuti
Prima nazionale
In ungherese con sovratitoli in italiano e inglese

Kornél Mundruczó è regista teatrale e  cinematografico tra i più significativi nel panorama contemporaneo internazionale.
A VIE 2019 presenta quello che è considerato il suo capolavoro, un’opera intensa e coinvolgente, già ospite di teatri e festival in tutto il mondo, e vincitrice di numerosi e prestigiosi Premi internazionali.
Imitation of Life è uno sguardo lucido sulle contraddizioni di una società – ungherese e non solo – in cui prevale ogni forma di discriminazione. Un ragazzo cresce in una famiglia Rom, ma non assomiglia a loro, il colore della sua pelle è diverso. Il rifiuto delle origini pesa sulla sua infanzia. Cerca di trovare una nuova vita nell’anonimato della città, ma non troverà il suo posto. L’odio verso sé stesso impedisce la sua integrazione sociale e alla fine lo spinge a commettere un atto omicida contro una giovane Rom su un tram.
Scegliamo noi il nostro destino o le nostre vite sono predestinate? Questo è il quesito sollevato da Kornél Mundruczó a seguito di un violento crimine realmente avvenuto a Budapest nel 2015. Gli attori diventano i protagonisti di una storia immaginaria che inizia quando un ufficiale giudiziario arriva per sfrattare una donna single dal suo appartamento a Budapest, ma una svolta inaspettata ostacola il suo piano. Nel frattempo, lo spietato individuo è costretto a esaminare la propria coscienza, e diventa chiaro che l’appartamento abbandonato nasconde oscuri segreti che i nuovi inquilini devono affrontare.
Lo spettacolo è stato acclamato dalla stampa europea, da cui citiamo: «Questo teatro è una forza della natura» (Neue Zürcher Zeitung – Svizzera); «L’arte teatrale di Mundruczó riflette le relazioni sociali su piccola scala, utilizzando contorni netti. Ciò rende Imitation of Life un evento poetico e politico al tempo stesso» (Frankfurter Allgemeine Zeitung – Germania); «Questo è il teatro fatto della materia e del gioco della vita che commuove fino alle lacrime» (ruhrbarone.de – Germania).

Kornél Mundruczó e Proton Theatre, biografie

Kornél Mundruczó

È nato in Ungheria nel 1975. Ha studiato presso l’Università Ungherese di Cinema e Teatro ed è ora uno fra i più noti registi europei di cinema e teatro. Le sue creazioni hanno debuttato in prestigiosi festival di tutto il mondo.

Lavora per il teatro dal 2003. Inizia un nuovo progetto ogni volta che incontra un soggetto stimolante, una squadra o un luogo nuovo. Durante il processo creativo cerca sempre di costruire sempre spirito di squadra. Per i nuovi progetti, cerca spesso di lavorare con lo stesso cast d’attori, parte del suo team creativo. È con loro che cura l’ideazione delle nuove produzioni. Dopo aver lavorato in autonomia per diversi anni con lo stesso gruppo di persone, nel 2009 fonda la sua compagnia di teatro indipendente Proton Theatre insieme alla producer Dóra Büki.

Per la sua straordinaria regia di Imitation of Life, spettacolo creato con Proton Theatre, nel 2017 ha ricevuto una nomination per il Faust Award. Nella storia di questo premio, Proton Theatre è la prima compagnia non tedesca a ricevere una nomination.

Dal 2003 dirige anche opere liriche. The Makropulos affair, che ha debuttato al Flemish Opera ad Anversa, è stato nominato  per l’International Opera Award  nella categoria Miglior Nuova Produzione. Anche questa è stata la prima nomination ungherese.

Nel cinema ha debuttato al Festival di Cannes nel 2003. Nello stesso anno, ha fondato la compagnia di produzione cinematografica Proton Cinema Ltd, con Viktória Petrányi, sua stretta collaboratrice dai tempi del college. Il suo terzo lungometraggio, Johanna – un adattamento della storia di Giovanna d’Arco – è stato presentato nel 2005, nella sezione indipendente Un Certain Regard del Festival di Cannes, dove nel 2014 il suo sesto lungometraggio, White God, si aggiudica il premio principale della sezione. Con il suo quarto, quinto e settimo lungometraggio ha partecipato al concorso ufficiale di Cannes: Delta nel 2008, Tender Son nel 2010, Jupiter’s Moon nel 2017.

Proton Theatre

Nel 2009, Kornél Mundruczó, regista cinematografico e teatrale, e Dóra Büki, produttrice teatrale, hanno fondato Proton Theatre, una compagnia artistica che ruota attorno al lavoro indipendente del regista. Oltre a preservare al massimo la libertà artistica, il loro obiettivo è quello di garantire una struttura professionale ai loro progetti e spettacoli teatrali. Principalmente, i loro spettacoli sono realizzati con coproduttori internazionali e frequentemente includono Wiener Festwochen; HAU Hebbel am Ufer, Berlino; KunstenFestivalDesArts, Bruxelles; Trafó House of Contemporary Arts, Budapest; HELLERAU, Dresda.
Oltre a produrre spettacoli diretti da Mundruczó – fra cui The Ice (2006); Frankenstein project (2007); Hard to be a God (2010); Disgrace (2012); Dementia (2013); Winterreise (2015); Imitation of life (2016) – Proton Theatre offre spazi per la realizzazione di idee dei suoi membri. In questo spirito sono stati creati i seguenti spettacoli: Last, diretto da Roland Rába (2014), 1 link, diretto da Gergely Bánki (2015) e Finding Quincy, diretto da János Szemenyei (2017).
Gli spettacoli di Proton Theatre sono stati ospiti di oltre cento festival negli ultimi anni, dal Festival d’Avignone all’Adelaide International Festival di Singapore.

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