composizioni C’mon Tigre
cortometraggi d’animazione Gianluigi Toccafondo
sul palco
C’mon Tigre voci, chitarra, organo, synths
Pasquale Mirra vibrafono
Marco Frattini batteria
Beppe Scardino sax baritono, clarinetto basso
Mirko Cisilino tromba, trombone

produzione BPMCONCERTI
fonico di sala Mattia Coletti
light designer Andrea Amadei

Durata 1h 10′

Il mare unisce popoli distanti. E la musica li fa dialogare. Questa in sintesi la filosofia del progetto musicale C’mon Tigre, un collettivo di musicisti provenienti dal bacino mediterraneo e votati alla contaminazione, al jazz, alla sperimentazione, al funk. Da qualche tempo i C’mon Tigre hanno avviato una collaborazione con uno dei maggiori illustratori italiani, Gianluigi Toccafondo. Il connubio tra le animazioni digitali di Toccafondo e la musica di C’mon Tigre dà vita ad uno show poetico e ricco di contaminazioni.

Federation Tunisienne de Football
Diretto e animato da Gianluigi Toccafondo

Così ebbe inizio. Il film musicale Federation Tunisienne de Football (4 min e 22 sec) è la prima strada scelta da C’mon Tigre per condividere le loro storie mediterranee con tutto il mondo, in tutte le longitudini e latitudini. È basato sulla loro prima traccia, e introduce la pubblicazione del loro primo album. È una storia di un’eccentrica squadra di calcio, con i loro balli e le loro scarpe magiche posizionate su un campo sabbioso circondato da animali. Animato, dipinto e diretto dall’artista italiano Gianluigi Toccafondo, non ha una sequenza chiave, niente filtri e niente post produzione, semplicemente oltre 5000 fotogrammi dipinti a mano.

Una storia per Federation Tunisienne de Football

Era arrivata la voce che sarebbe successo qualcosa di memorabile.
A voci come queste vuoi credere, anche se a metterle in giro è sempre il figlio della sorella dello scemo di turno, per dire quanto puoi sperare in vano che accadano. Beh si diceva che ad un certo punto, tra il primo e il secondo tempo, bisognava fissare i piedi dei giocatori, che se volevi prenderti da bere al chiosco era meglio se non lo facevi e rimanevi seduto a guardare i piedi dei giocatori, che qualcosa di strabiliante sarebbe successo.
Le partita era di domenica, col sole allo zenit e c’erano tutti a vederla. Ci misi 20 minuti per trovare un buco in cui infilarmi da dove si vedesse qualcosa, e mi misi subito a guardare i piedi di tutti, per non rischiare di perdermi nulla, se capisci cosa intendo. Stetti a guardare molto quei piedi mentre tutto andava avanti e la squadra ospite ci faceva un culo tanto, un gol dietro l’altro. Me ne accorsi solo quando Malik cadde a terra urlando per un fallo violento. Era un massacro inaspettato, e non è che prima me ne fregasse molto se vincevamo o perdevamo, ne me ne sia mai fregato molto di calcio in generale, ma quello era proprio un massacro senza precedenti, i nostri volavano a destra e a sinistra come schizzi d’acqua, esattamente con quella facilità li. A nessuno venne più in mente di guardare i piedi di nessuno, eravamo tutti come storditi. Mai successa una cosa del genere. Iniziai ad aver persino paura quando vidi una coppia di avvoltoi posarsi sulla traversa della porta. Perché quelli arrivano quando ci sono delle carcasse da spolpare, e mi ricordai di quello che sarebbe dovuto succedere secondo il figlio della sorella dello scemo di turno, e pensai che dio era proprio uno stronzo se con la scusa del fatto memorabile voleva farci assistere ad un genocidio sportivo. Poi mi girai, e vidi un gruppetto di giraffe avanzare con passo dinoccolato verso lo stadio, e con loro una trentina di elefanti in assetto antisommossa, e cammelli, e un esercito di animali da ogni dove. Fu allora che successe il miracolo!

C’mon Tigre. Biografia

C’mon Tigre

Dopo l’uscita del fantastico film d’arte dell’illustratore Gianluigi Toccafondo Federation Tunisienne de Football sonorizzato dalle musiche dei C’mon Tigre (giugno 2014), nello stesso anno il gruppo pubblica il suo primo album (Self Titled).
Nel 2015 realizzano un secondo film d’arte, A World of Wonder, creato dal pennello dell’artista croato Danijel Zezelj. Lo stile dei C’mon Tigre è caratterizzato da improvvisazioni ripetitive perse in un mosaico di melodie arabe, da chitarre sinuose accompagnate da un’ampollosa sezione di fiati.
L’album include 13 tracce, composte e prodotte dal duo C’mon Tigre e arrangiate con la collaborazione della loro famiglia allargata, un gruppo di musicisti provenienti da tutto il mondo: Jessica Lurie, Henkjaap Beeuwkes, Pasquale Mirra, Enrico Fontanelli, Danny Ray Barragan, Eusebio Martinelli, Dipak Raji, Rocco Favi, Paolo Berluti, Malik Ousmane, Simone Sabini, Marco Frattini, Ahmad Oumar, Beppe Scardino, Mirko Cisilino e Federico Pierantoni. Un gruppo di persone che si contaminano reciprocamente condividendo le loro memorie musicali.
C’mon Tigre ha iniziato la sua attività nel bacino mediterraneo, fino ad arrivare agli angoli delle metropoli mondiali. C’mon Tigre racconta il fascino dell’Africa in storie che si distendono in una linea curva da San Diego a Bombay.
C’mon Tigre è composto da due persone ma allo stesso tempo è un collettivo di anime.
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www.cmontigre.com

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