Un libro di artisti in omaggio a Marco De Marinis

Presentazione del libro a cura di Fabio Acca e Silvia Mei. Editoria & Spettacolo, Spoleto 2014.

Arena del Sole, Bologna
25 ottobre 2015, ore 11.30
Ingresso libero

I curatori Fabio Acca e Silvia Mei, in presenza di Ermanna Montanari e Marco Martinelli (Teatro delle Albe), Gianni Farina (Menoventi), Claudio Angelini (Città di Ebla) e del critico Lorenzo Donati (Altre Velocità), con il coordinamento di Piergiorgio Giacchè, ci condurranno in questo viaggio-tributo allo studioso Marco De Marinis, che sarà presente all’incontro. Allo speciale Festschrift hanno contribuito più di trenta artisti con scritti inediti, immagini e bozzetti che i due allievi di diversa generazione di De Marinis hanno organizzato in un percorso sul filo delle predilezioni tematiche del maestro. Una originale riflessione sul senso, recto e verso, della storia del teatro, e non solo.

Tra gli esponenti della storiografia teatrale italiana o – come l’ha definita egli stesso – della nuova teatrologia, Marco De Marinis (Teramo, 1949) declina un profilo tra i più sfaccettati del panorama nazionale e internazionale dedicato alle arti della scena. Storico del teatro allievo di Benedetto Marzullo e di Umberto Eco, ha espresso la propria rigorosa originalità critico-metodologica sia attraverso una indefessa attività didattica, in Italia e all’Estero, sia tramite una produzione scientifica poderosa. Due prospettive complementari che affiancano e compenetrano la promozione e il sostegno della ricerca nei nuovi linguaggi teatrali, incoraggiati da De Marinis attraverso una fervida militanza culturale e grazie alla decennale responsabilità scientifica del Centro La Soffitta (Dipartimento delle Arti – Università di Bologna).

Questo volume vuole essere un primo tributo allo studioso in occasione dei suoi 65 anni (e ben 40 di carriera), rovesciando la formula del tradizionale Festschrift, che diventa ora un libro d’artista, o meglio di artisti. Sono più di 30 – tra attori, attrici e registi, gruppi, compagnie e formazioni – gli autori dei contributi qui raccolti, totalmente inediti e scritti ad hoc, accompagnati da un album di immagini, fotografie, bozzetti e disegni anch’essi pubblicati per la prima volta. Gli artisti, variamente legati a De Marinis, si sono avvicendati come saggisti intorno alle loro ultime produzioni, oppure hanno lanciato messaggi, poetici e fulminanti, nella rinnovata forma del manifesto teatrale. I curatori del volume, Fabio Acca e Silvia Mei, allievi di diversa generazione di De Marinis, hanno così frammentato in filigrana un discorso che intreccia le predilezioni tematiche del Maestro, nel solco di una riflessione, oggi inderogabile, sul senso, recto verso, della Storia.

Contributi di: Ateliersi, Le Belle Bandiere, César Brie, Città di Ebla, Fanny & Alexander, Fortebraccio Teatro, Francesco Galli, Giuseppe Liotta, Danio Manfredini, Marcido Marcidorjs e Famosa Mimosa, Menoventi, Claudio Morganti, Enzo Moscato, Vanda Monaco Westerståhl, Motus, Odin Teatret, Moni Ovadia, Rem & Cap, Giuliano Scabia, Socìetas Raffaello Sanzio, Tam Teatromusica, Teatro Akropolis, Théâtre de l’Ange Fou, Teatro del Lemming, Teatro delle Albe, Teatro delle Ariette, Teatro Era, Teatro Ridotto, Teatro Valdoca, Federico Tiezzi, Workcenter of Jerzy Grotowski and Thomas Richards.

foto-teatro-suo-dopo

Biografia di Fabio Acca e Silvia Mei

Fabio Acca

Fabio Acca è Dottore di ricerca in Studi Teatrali e Cinematografici. Critico, studioso di arti performative e regista, svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna. Nel panorama della critica teatrale italiana è stato tra i fondatori della figura del ‘critico impuro’. Si occupa di nuova performatività e fa parte delle redazioni di «Culture Teatrali», «Prove di Dramamaturgia» e «Art’O». I suoi contributi sono apparsi anche su «Hystrio», «Rolling Stone», «Alias», «Lo Straniero», «Hoop», «Ampio Raggio». Ha scritto, tra gli altri, per i volumi Corpo Sottile – uno sguardo sulla nuova coreografia europea, a cura di Xing (Ubulibri, 2003); Kinkaleri 2001-2008. La scena esausta, (Ubulibri, 2008); Tragedia e fiaba. Il teatro di Laminarie 1996-2008, a cura di Bruna Gambarelli e Claudio Meldolesi (Titivillus, 2008); Iperscene 2, a cura di Jacopo Lanteri (Editoria & Spettacolo, 2009). Come regista ha firmato diversi lavori, mirati alla ricognizione dell’immaginario contemporaneo: Dachau Disney Disco (2004),Made in China (2005), Res Publica – Cosa Pubblica (2007), Life on Vice (2007), Waiting for H (2007), Oracolo (2009). Nel 2006 ha fondato con l’attrice e dramaturg Vanda Monaco Westerståhl la Compagnia Monaco/Acca, con la quale ha prodotto gli spettacoli No Passport (2006), dentro, fuori (2008), All’angolo (2008), Pulcinella è un bastardo (2009). Lavora attualmente a un progetto editoriale e di ricerca sulla performance pop.

Silvia Mei

Silvia Mei. Curatrice indipendente e critica affiancatrice. Svolge attività di ricerca presso l’Università di Pisa occupandosi di iconografia delle attrici tra Otto e Novecento. Collabora alle attività della Soffitta-Centro di promozione teatrale dell’Università di Bologna. Scrive per diverse riviste, tra cui “Culture Teatri”, “Antropologia e Teatro”, “Danza&Ricerca”, “Rifrazioni. Dal cinema all’oltre”, Paneacqua.eu.

×