uno spettacolo teatrale de Gli Omini
di e con Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Giulia Zacchini e Luca Zacchini
luci Emiliano Pona

produzione Associazione Teatrale Pistoiese – Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana
Gli Omini sono compagnia in residenza artistica presso l’Associazione Teatrale Pistoiese

organizzazione e segreteria di produzione Daniela Sanesi e Sara Bruni
ufficio stampa Francesca Marchiani
foto di scena Gabriele Acerboni

Durata 1h
Prenotazione obbligatoria

Ci scusiamo per il disagio: la frase canonica delle ferrovie italiane per intoppi perfettamente puntuali non può che essere il titolo squisitamente beffardo per raccontare il mondo. Nel segno di una ricerca teatrale che è innanzitutto esplorazione antropologica, Gli Omini sono stati un mese alla Stazione di Pistoia, sui binari.
Hanno parlato con la gente. Hanno incontrato alcuni pendolari, molti ex carcerati, altrettanti in libertà vigilata, piccioni, studenti confusi, marchettari, gente che non ha più la macchina, coppie di ogni tipo, amore in ogni forma, piccioni, tossici, barboni suonatori di mandolino, donne che alla stazione leggono e poi parlano come un libro stampato, piccioni.
Gente che si nasconde, che tende ad essere dimenticata, gente che si guarda con la coda dell’occhio. Gente che guarda i treni passare e deve stare lontano dalla linea gialla. Intanto, si rammenta che il treno che stanno aspettando è passato su un altro binario.
Ci scusiamo per il disagio ha debuttato a luglio 2015 nel Deposito dei Rotabili Storici di Pistoia, un luogo carico di memoria, un angolo protetto e sconosciuto della città che ha aperto al pubblico per dieci serate.

Estratti stampa

«Frammenti di generazioni perse – le vecchie nel rimpianto, le giovani nell’inedia, nell’assenza di prospettive, nello sballo – di luoghi nascosti, di commerci illeciti, di sogni impossibili, di sfide, quasi sempre perse, di “urla di furore. di generazioni senza più passato. di neoprimitivi. rozzi cibernetici signori degli anelli. orgoglio dei manicomi.!” . Polvere, buio, musica da sfida all’ultimo sangue da Spaghetti western. L’ultimo annuncio: “Attenzione, il treno che state aspettando è passato su un altro binario”».
Massimo Marino, boblog.corrieredibologna.corriere.it

«Il tema della memoria è quello più ricorrente, i personaggi messi in scena dagli Omini vivono nel ricordo, incapaci o impossibilitati a guardare positivamente il futuro sono anime intrappolate, la stazione è il loro limbo».
Andrea Pocosgnich, www.teatroecritica.net

«“Ci scusiamo per il disagio” è il mantra che accompagna chi deve prendere un treno in Italia. Ed il ritardo in questo caso, in relazione a questa massa di uomini e donne che hanno “perso il proprio treno” nella vita, quel treno che non passerà più e li ha lasciati a piedi a chiedersi come sarebbe stato, nel rimpianto, nel dolore».
Tommaso Chimenti, www.ilfattoquotidiano.it

«Sono le ombre che danno consistenza alla luce. La destinazione di Ci scusiamo per il disagio è il coraggio di mostrarci la dignità degli invisibili che ci passano accanto e che non siamo noi non per merito nostro, ma per un accidente del destino».
Matteo Brighenti, paneacquaculture.net

«È uno spettacolo che riporta la memoria indietro negli anni, e grazie anche ad un’ambientazione scenografica storica, altamente suggestiva, tra sbuffi di vapore di una locomotiva, vagoni disposti in modo obliquo, cattura l’attenzione di tutti i sensi. Voci e suoni, annunci, racconti di uomini e donne la cui vita ha gravitato intorno alla stazione. Si intrecciano storie di un’umanità anche dolente, fatta di sogni, di solitudine, di speranze mai esaudite».
Roberto Rinaldi, www.rumorscena.com

Gli Omini. Biografia

Gli Omini

Gli Omini sono una compagnia teatrale nata nel 2006 con il primo obiettivo di avvicinare le persone al teatro e di far nascere il teatro dalle persone. Da questo prende forma il progetto “Memoria del Tempo Presente”, che prevede la costruzione degli spettacoli tramite settimane d’indagine territoriale e interviste, creando eventi unici, che debuttano e muoiono a ogni data. Primo spettacolo di memoria del tempo presente è CRisiKo!, finalista del premio Scenario 2007, assume una forma fissa dopo un anno di indagini su piccoli comuni d’Italia. Nel 2008 Gli Omini debuttano con Gabbato Lo Santo, secondo spettacolo del progetto, di cui nel 2009 viene allestita la versione rock & roll Gabbato Lo Sound. Lo stesso anno debutta TAPPA, terzo spettacolo del progetto “Memoria del Tempo Presente”, che continua a debuttare, girando ancora l’Italia e cambiando totalmente ad ogni replica.
Tra il 2010 e il 2011 Gli Omini lavorano alla stesura del libro “Il pesce spada non esiste-interviste, racconti, frasi fatte, fiori fritti, in memoria del tempo presente, edito da Titivillus, in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo. Dal libro nasce la lettura-spettacolo Il pesce spada non esiste. L’intera compagnia partecipa a Sogno d’una notte d’estate di Massimiliano Civica.
A fine 2011 il gruppo stroppia, apre la Casamatta e la Casamatta apre il gruppo. Casamatta è un progetto teso a proteggere le individualità di ogni singolo componente per accrescere il lavoro del collettivo. E intanto la formazione cambia, dal gruppo esce Riccardo Goretti. Gli Omini rimangono in tre e poco dopo entra Giulia Zacchini. Da Casamatta escono tre spettacoli L’Asta del Santo, L’uovo e il pelo e Io non sono lei.
Nel 2012 parte il giro di Capolino, nuovo progetto d’indagine, rivolto al coinvolgimento di giovani, che ha girato per un anno e mezzo mettendo in scena più di ottanta ragazzi dai 15 ai 30 anni, con una drammaturgia in continuo cambiamento. Da questa famiglia allargata nasce nel 2014 La famiglia Campione, e nello stesso anno Gli Omini diventano compagnia residente all’Associazione Teatrale Pistoiese e ricevono il Premio Enriquez come “Compagnia d’innovazione” per la ricerca drammaturgica e l’impegno civile.
Vincitori nel 2015 del Premio Rete Critica, per il triennio 2015/2017 Gli Omini cominciano la loro corsa con l’Associazione Teatrale Pistoiese, con il Progetto T., debuttando nel luglio 2015 al Deposito Rotabili Storici di Pistoia con lo spettacolo Ci scusiamo per il disagio.

Siamo tutti soli, siamo tutti diversi, siamo tutti Omini
Francesco Rotelli, Francesca Sarteanesi, Luca Zacchini, Giulia Zacchini

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