regia Frank Van Laecke e Alain Platel
composizione e direzione musicale Steven Prengels
di e con Chris Thys, Griet Debacker, Hendrik Lebon, Wim Opbrouck, Gregory Van Seghbroeck (basso tuba), Jan D’Haene (tromba), Jonas Van Hoeydonck (tromba), Lies Vandeburie (tromba militare),
Niels Van Heertum (eufonio), Simon Hueting (corno), Witse Lemmens (batteria), Steven Prengels (direttore)
e con la Banda A. Ferri Città di Modena diretta dal Maestro Andrea Pedrazzi: Sonia Predieri, Elena Roveda (flauto traverso); Angela Arbizzani, Jessica Camatti, Alice Garau, Raffaele Garofalo, Ernesto Guardascione, Giovanni L’Astorina, Monica Sighinolfi (clarinetto); Giacomo Roveda (clarinetto basso); Maria Maddalena Cattani, Marco Gigli, Pier Giorgio Serafini (sassofono contralto); Claudio Consoli, Federico Nuzzo (sassofono tenore); Enzo Alfredo Fasano (sassofono baritono); Oronzo Degennaro, Gian Marco Malagoli, Andrea Pedrazzi (tromba); Luigi Ambrosano (flicorno soprano); Stefano Bignozzi, Dario Lucchi, Gianluca Pagliara (corno); Massimiliano Marchitiello (flicorno baritono); Giuseppe Policicchio, Antonio Roccasalvo (trombone); Fabrizio Pollacci, Orlando Porrari (basso tuba); Martina Di Maio, Massimo Nezi (percussioni).
drammaturgia Koen Haagdorens
paesaggio sonoro eseguito da KMV De Leiezonen diretto da
Diederik De Roeck
assistenti alla regia Steve De Schepper, Katelijne Laevens
disegno luci Carlo Bourguignon
ideazione suoni Bartold Uyttersprot
scene Luc Goedertier
costume Marie ‘Costume’ Lauwers
costumi e scene realizzate da atelier NTGent
direttore artistico Wim Van de Cappelle
amministrazione di produzione Marieke Cardinaels, Valerie Desmet
tour manager Steve De Schepper
NTGent and les ballets C de la B
in collaborazione con VLAMO
coproduzione La Rose Des Vents (Villeneuve d’Ascq, FR), TorinoDanza (IT), Théâtre National de Chaillot (Paris, FR), Les Théâtres de la Ville de Luxembourg (LU), Festspielhaus St. Pölten (AU), Lud-wigsburger Schlossfestspiele (DE), Festival Printemps des Comédiens Montpellier (FR), Croa-tion National Theatre Zagreb (HR), Le Maillon Strasbourg (FR), GREC-Festival de Barcelona (ES), KVS Brussel (BE), Brisbane Festival (AUS), Théâtre Vidy-Lausanne(CH)
distribuzione Frans Brood Productions
con il supporto di Città di Ghent, Provincia Est delle Fiandre, le autorità fiamminghe
grazie a tutto lo staff di NTGent e les ballets C de la B, Etienne Soens, Linda Bonte, Annelies Desen-dere, Jan Czajkowski, Bart De Lausnay, Isnelle da Silveira, Bérengère Bodin, VLAMO, Huis van Alijn, Hilde Van Wesepoel, Griet Van Landeghem, Wim Hees, Jozef Lust, Anette De Wilde, Schoenfabriek Van Beers
Durata 1 ora e 40 minuti
Nel creare En avant, marche! Frank Van Laecke e Alain Platel hanno tratto ispirazione dalle bande di ottoni e fiati che da decenni svolgono un ruolo fondamentale nella vita sociale e culturale di ogni città. Nel 2012 questa riflessione ha portato il museo Huis van Alijn della città belga di Ghent a creare una mostra di foto e oggetti legati alla tradizione delle bande del passato e del presente proprio sotto il nome di En avant, marche!. Grazie al lavoro di Stephan Vanfleteren e di altri fotografi, sulla mostra è stata creata una pubblicazione che raccoglie foto di musicisti e majorette provenienti dagli archivi e dai nostri giorni.
Con lo stesso titolo, Van Laecke, Platel e il compositore Steven Prengels, hanno ideato questo lavoro, che dopo il successo internazionale di Gardenia nel 2010, li vede di nuovo insieme in scena. I due registi si avvicinano al mondo delle bande come fosse una società in miniatura, con le sue regole esclusive: un collettivo di individui eterogenei che cerca di marciare in un’unica direzione mantenendo la rotta. Un patto che viene mantenuto il meglio possibile, a volte con cadute ed errori: una vera e propria metafora dell’intera società.
È proprio il senso di comunità uno dei concetti chiave attorno a cui Van Laecke, Platel e Prengels hanno sviluppato questo nuovo allestimento, cercando di trasmettere il ruolo potente e la forza trascinante della musica nella vita quotidiana. «Musica – commenta Prengels – come metafora di qualcosa che trascende l’aneddotica delle fanfare. Qualcosa di molto più grande come la società, forse, o la vita nella sua totalità».
Biografie: Frank Van Laecke, Alain Platel e Steven Prengels
Frank Van Laecke
Frank Van Laecke ha una ricca carriera internazionale sia come autore che come regista. Ha ricevuto molti premi sia in Belgio che all’estero. Autore di serie TV per il canale pubblico fiammingo VRT, Van Laecke inizia la sua carriera come regista al dipartimento musicale del Royal Ballet of Flanders. Da allora, ha diretto testi teatrali, opere, musicals e programmi televisivi. Nei suoi allestimenti di musicals e di produzioni teatrali su larga scala, Frank Van Laecke non disdegna l’intrattenimento e sa esattamente come gestire i contenuti comici nello spazio teatrale. In questo modo ha realizzato numerosi successi ma al contempo ha lavorato a messinscene di pura estetica come nel caso di un suo lavoro teatrale su Cecov.
Nel 2010 Van Laecke lavora per la prima volta con Alain Platel per Gardenia (la storia di un gruppo memorabile di anziani artisti in un cabaret di travestiti) che ha avuto una nomination al prestigioso Oliver Award nel 2012 a Londra.
Alain Platel
Alain Platel, ortopedagogo di formazione, è un regista autodidatta. Nel 1984 fonda con alcuni amici e parenti una piccola compagnia che funziona come un collettivo.
Emma (1988) segna l’inizio del suo lavoro come regista. A questo primo lavoro fanno seguito Bonjour Madame (1993), La Tristezza Complice (1995) e Iets op Bach (1998). Contemporaneamente collabora con Arne Sierens e la giovane compagnia di Gent Victoria, per Moeder en Kind (1995), Bernadetje (1996) and Allemaal Indiaan (1999).
Nel 2003 debutta per la Ruhr Triennale con Wolf basato sul personaggio di Mozart. Nel 2006 inizia la collaborazione con il compositore Fabrizio Cassol: il primo risultato è vsprs, un punto di svolta nella sua carriera. L’esuberanza degli spettacoli precedenti, cede il posto a una maggiore introspezione e intensità, rivelatrice di un universo di pulsioni e desideri. E di violenza, come in Nine Finger (2007) creato con Benjamin Verdonck and Fumiyo Ikeda.
Dopo lo stile barocco di pitié! (2008), Out Of Context – for Pina (2010) è una riflessione quasi acsetica sul repertorio di movimenti come gli spasmi e i tic. Attraverso questo linguaggio del movimento, Platel porta avanti costantemente la sua ricerca di una traduzione per i sentimenti troppo forti, la sua aspirazione a qualcosa che trascenda l’individuo e sia sempre più palpabile.
In collaborazione con Frank Van Laecke firma Gardenia (2010). Nel 2015 si unisce a loro il compositore Steven Prengels, per En avant, Marche !
Nel 2012 realizza il suo progetto più grande, C(H)OEURS, con le famose scene corali delle opere di Verdi, alle quali sono state aggiunte in un secondo momento alcuni brani di Richard Wagner: con questa grande produzione, Platel esplora quanto possa essere ‘pericolosa la bellezza’. La connotazione politica di performances come tauberbach (2014) e Coup Fatal (in collaborazione con Fabrizio Cassol, 2014, risiede nella gioia di vivere e nell’energia che scaturisce sul palcoscenico quando le persone vivono o sopravvivono in circostanze indecenti.
Steven Prengels
Nel 2009 Steven Prengels si laurea come Mastro in Composizione al Conservatorio di Amsterdam. Il suo lavoro copre una grande varietà di ambiti artistici come le grandi orchestre, il teatro musicale, la danza, il corto metraggio e le arti plastiche. I suoi lavori sono stati eseguiti dalla Chamber Orchestra del Belgio, dalla Brussels Philharmonic, deFilharmonie, SPECTRA e dal Nieuw Ensemble Amsterdam. Nel 2012 ha scritto Sisyphe per mezzo, baritono e orchestra, commissionato dalla Symphony Orchestra of Flanders and basato sugli scritti di o Albert Camus. Poco dopo ha scritto Wagner in Bayreuth, commissionato dall’Oxalys Ensemble e realizzato dal basso-baritono Dietrich Henschel e dall’Oxalys Ensemble.
Nel campo del teatro e della danza, ha lavorato spesso come direttore musicale e compositore: per Gardenia (2010 -di Alain Platel e Frank Van Laecke) ha creato il concept musicale. Con Alain Platel ha collaborato anche per C(H)OEURS e tauberbach. Con il regista Johan Simons e il maestro Philippe Herreweghe ha lavorato all’evento di apertura della Ruhr Triennale 2015, Accatone.