progetto: PER UN’IDEA DI TEATRO CONDIVISO
operazione: RACCONTARE IL TERRITORIO (Atto di approvazione n.759 del 10/06/2013) RIF. P.A. 2012-1944/RER)

drammaturgia Giulia Cailotto, Luigi Mattia Celotti, Alfonso De Vreese, Giulia Diomede, Roberto Marinelli
regia Claudio Longhi
costumi Gianluca Sbicca
regista assistente Giacomo Pedini
collaboratori alla ricerca delle fonti: Giulia Maurigh, Vittorio Taboga
con Simone Baldassari, Giulia Cailotto, Luigi Mattia Celotti, Alfonso De Vreese, Giulia Diomede, Marzia Gallo, Gabriele Genovese, Roberto Marinelli, Michele Mariniello, Elisa Proietti, Irma Ridolfini, Michele Segreto, Isacco Tognon, Matteo Vignati
e con Simone Francia, Olimpia Greco (fisarmonica), Diana Manea

direttore di scena Paola Castrignanò – capo elettricista e capo macchinista Flavio Bertozzi –macchinista Andrea Bulgarelli – attrezzista Dante Ferrari – fonico Alessandro Saviozzi – fornitura costumi Sartoria Bàste srls
ufficio formazione Anna Bergamin, Eduardo Sammartino

e con la partecipazione di Quelli delle Roncole 2: Nino Rossi, Umberto Scardua, Tancredi Veronesi
Studenti del Liceo Classico “G. Pico”: Giosuè David, Caterina Galavotti, Riccardo Platone, Jessica Prandini, Camilla Santini, Sara Tommasino e Francesca Neri (violoncello), Gabriele Vincenzi (violino)

si ringraziano: Giovanna Ganzerli, Sandra Moretti, Susanna Rinaldi, Nando Zaccarelli

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Durata 1 h 15 ‘

Prima assoluta

Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria

A conclusione del progetto di alta formazione teatrale ‘Raccontare il territorio’ – realizzato in partnership con Musica e Servizio Cooperativa Sociale e in collaborazione con l’Accademia Filarmonica di Bologna – Claudio Longhi, coadiuvato – in qualità di docenti formatori – dal gruppo di interpreti già protagonisti de Il ratto d’Europa, cura la regia di tre spettacoli nati dallo stretto e continuo dialogo condotto dagli allievi del corso con gli abitanti delle aree colpite dal sisma.
A partire dallo scorso ottobre, i quattordici giovani attori, registi e Dramaturgen – ribattezzatosi in seguito ‘Bassa Manovalanza’ -hanno lavorato a stretto contatto con le comunità emiliane del cratere sismico e con le realtà associazionistiche del territorio, dando vita negli ultimi dodici mesi a diversi esiti performativi aperti al pubblico. Tre quindi gli spettacoli a VIE del progetto ‘Raccontare il Territorio’: POLISaccaridi, S.I.L.O.S (Se Il Lavoro Osasse Scomparire) Mirandolandia, esiti finali di un continuo lavoro e dialogo con le comunità di riferimento.

«E noi, signore e signori, e noi e noi e noi…»: musicanti di strada, maschere grottesche, ragazze e ragazzi di provincia tirati a lustro, baracchini, giochi e imbonitori di piazza, in altri termini tutto il variegato campionario della novecentesca festa “strapaesana”, da attraversare, tra i due ampi corridoi della centralissima Galleria del Popolo di Mirandola, in un viaggio oniroide e realissimo a un tempo. Oscillando tra il ricordo di vecchi burberi d’antan e le aspirazioni di troppo giovani rampolli del post-modern, Mirandolandia. Storie di lavoro, pane e nebbia narra il desiderio e la nostalgia di città poste – sembra – ai confini dell’orizzonte, ma forti della coscienza pichiana sul sempre modificabile destino dell’uomo: «Non ti ho fatto né celeste né terreno, né mortale né immortale, perché di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto…»

www.emiliaromagnateatro.com/raccontare-il-territorio-2014

www.lafenicemirandola.it

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